AGRIGENTO. "Sfida fra me e Pino Rigoli? Non scherziamo, è un confronto fra l'Akragas e l'Agropoli". Vincenzo Feola prova a far diventare "normale" la sfida di domenica prossima allo stadio Esseneto. In realtà tutto sarà tranne che una partita come tutte le altre per i tanti "incroci" che stanno dietro questa gara. Innanzitutto il ritorno ad Agrigento di Pino Rigoli, il tecnico che due stagioni fa ha diretto la squadra alla storica promozione in serie D fino al secondo posto della scorsa stagione e la finale dei play off di Fondi.
Nei momenti difficili della stagione, prima dell'avvento di Feola al posto di Giancarlo Betta, i tifosi hanno invocato il suo ritorno aprendo persino dei gruppi facebook per raccogliere appelli e adesioni. Il primato in classifica e il bel gioco (se si fa eccezione per il 2-2 casalingo di domenica col Rende) hanno fatto dimenticare tutto. Akragas-Agropoli sarà anche la sfida fra i migliori tecnici della scorsa stagione destinati anche quest'anno - alla guida di squadre diverse - a giocarsi la promozione in Lega Pro. Feola spazza via ogni romanticismo. "Io e Pino Rigoli non c'entriamo - ha detto in sala stampa dopo la gara - perché questa è una sfida fra l'Akragas e l'Agropoli. Penso solo ad analizzare la partita contro il Rende e a ripartire dal grande secondo tempo. I primi quarantacinque minuti sono da dimenticare, cercherò anche di capire cosa è successo e perché siamo scesi in campo in quel modo".
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