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Sambuca di Sicilia, è morto a Roma il generale Fausto Milillo: stroncato da broncopolmonite e Covid

Aveva 70 anni. Era il figlio del generale Ignazio Milillo, l'autore dell’arresto di Luciano Liggio avvenuto a Corleone

Sambuca piange per la morte del generale di brigata Fausto Milillo. Era originario di Sambuca di Sicilia ed era stato ricoverato all’ospedale Umberto I di Roma in gravi condizioni per una broncopolmonite. Successivamente ha contratto il Covid che ha aggravato il quadro clinico ed è morto.

Fausto Milillo era il figlio del generale Ignazio Milillo, l'autore dell’arresto di Luciano Liggio avvenuto a Corleone.  Aveva svolto numerosi ruoli nell'arma dei carabinieri e nel 1991 era stato insignito Cavaliere ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica. Aveva anche ottenuto numerosi riconoscimenti in ambito nazionale e di recente era stato nominato presidente della Fondazione italiana legalità e sviluppo.

Tra i primi ad esprimere il proprio cordoglio, il sindaco di Sambuca Giuseppe Cacioppo: «Il generale era molto legato a Sambuca dove nacquero i genitori e dove trascorreva le vacanze estive nella villa di Adragna. Alla moglie, ai tre figli, al fratello generale Gianfranco Milillo, alla sorella e ai nipoti tutti giungano l’affetto e le condoglianze personali, dell’amministrazione e dell’intera comunità sambucese».

Tra i messaggi, quello della Ksm: «La società ha perso il suo prestigioso presidente che ha avuto, nei confronti della società e dei lavoratori, il grande merito di avere salvato l'azienda ed il posto di lavoro degli oltre mille dipendenti in un momento delicato. Un provvedimento cautelare, rivelatosi successivamente incauto, stava determinando la chiusura dell'attività. Il Generale in un impeto di generoso altruismo si è sostituito ai vertici della società e forte del suo prestigio ha garantito la prosecuzione dell'attività. Un grande uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile e che rimarrà nella memoria di quanti come noi lo conobbero ed apprezzarono». E Antonio Ceraso ha aggiunto: «Ancora non ci credo. Oggi se ne è andata una grandissima persona. Mi hai sempre dimostrato il tuo affetto e mi hai sempre dato consigli come se fossi un figlio, me lo ripetevi sempre. Persone come te non si possono dimenticare. Ti ringrazio perché hai sempre creduto in quello che facevamo e ci hai sempre supportato. In questi giorni aspettavamo notizie ed abbiamo sperato che la situazione potesse cambiare in meglio ed invece. Se ne va una persona splendida ciao generale ci mancherai».

«La scomparsa del generale Fausto Milillo ha lasciato attonita l'intera comunità di FareAmbiente, il movimento ecologista che ha contribuito a fondare diciotto anni fa. Era stato colui che, in un momento difficile e complicato per il Paese, ebbe il coraggio di sfidare la mafia e dimostrare il rigore etico, la determinazione e l'onestà che lo avevano condotto a presiedere anche la Fondazione Legalità e Sviluppo. Questi sono i pilastri su cui ha costruito la sua carriera, decorata altresì da onorificenze e riconoscimenti in ambito nazionale. La sua testimonianza dimostra che è capace di pensare il futuro chi innova e ricorda, senza cedere alla nostalgia. Non è facile per la storia personale di donne e uomini che hanno vissuto direttamente l'impegno del Generale come elemento di appartenenza alla storia di FareAmbiente, ma è un dovere per tutti noi. Continuerai a indicarci la strada da lassù, grazie di tutto!», ha scritto Vincenzo Pepe.

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