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Agrigento, la litoranea di San Leone divorata dal mare: la Regione corre ai ripari

Incontro alla Regione Siciliana per discutere della salvaguardia della costa e del sistema viario di San Leone, borgo marinaro di Agrigento, dalle conseguenze dell’erosione costiera. L’incontro è stato convocato stamattina (18 settembre) dall’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giusy Savarino, al quale hanno partecipato i dirigenti generali del dipartimento Ambiente, Patrizia Valenti del dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, il capo del Genio civile di Agrigento Rino La Mendola il sindaco della Città dei Templi, Franco Micciché.

«Abbiamo già individuato una serie di possibili soluzioni nell’immediato e nel medio periodo - dice Savarino - per scongiurare ulteriori rischi causati dal processo erosivo che sta mettendo a rischio la viabilità della litoranea, in particolare nella zona di viale delle Dune, a San Leone, via di accesso per strutture alberghiere e turisti. Nel corso dell’incontro abbiamo definito alcuni dettagli tecnici per procedere ai lavori e preservare al meglio una zona importante per tutta la provincia di Agrigento anche in vista del prestigioso appuntamento che vedrà il prossimo anno la città capitale della cultura italiana e sul quale il presidente della Regione, Renato Schifani, sta puntando, con il suo impegno personale e con le risorse stanziate affinché possa essere un’occasione di rilancio per il territorio agrigentino e per tutta l’Isola».

L'incontro arriva un paio di giorni dopo l'appello di Mareamico. «Il prossimo anno - aveva scritto l'associazione ambientalista - Agrigento sarà la nuova capitale italiana della cultura, ma i turisti che visiteranno la città rischiano di non trovare più le spiagge. L’erosione costiera continua ad erodere le nostre coste e minacciare le infrastrutture viarie; tutto ciò è molto grave anche perché questo sta avvenendo durante la stagione estiva. Bisogna intervenire immediatamente, altrimenti durante l’inverno sparirà per sempre il boschetto delle dune e la vicina strada». Mareamico ha lanciato un appello al presidente Schifani e all'assessore Savarino, affinché trovino le somme necessarie per cercare di far rallentare l’inesorabile processo erosivo, prima che sia troppo tardi.

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