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Barche dei migranti abbandonate a Lampedusa, i pescatori tornano a protestare

«Sono centinaia le barche che restano per giorni semi-affondate in mare causando rischi ai pescherecci e danni ambientali»

Totò Martello

«Tra i diversi aspetti legati all’accoglienza umanitaria a Lampedusa c’è quello dell’abbandono in mare delle imbarcazioni dei migranti dopo le operazioni di salvataggio a largo della costa. Chiediamo al ministro Piantedosi, nel corso della sua visita sull’isola, di incontrare una delegazione di pescatori lampedusani». Lo dice Totò Martello, presidente del Cogepa (Consorzio di gestione della pesca artigianale) di Lampedusa e Linosa, a proposto della visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sull’isola prevista domani.

«Sono centinaia le barche che restano per giorni semi-affondate in mare - aggiunge Martello - causando rischi anche gravi ai pescherecci, e quando poi affondano creano danni ambientali ed ulteriori danni ai pescatori, impigliandosi nelle reti e nelle attrezzature da pesca. Una corretta gestione dell’accoglienza umanitaria deve tenere conto anche di questi aspetti per tutelare la nostra marineria e l’ambiente marino. Ci auguriamo che il ministro Piantedosi non resti indifferente alla richiesta di incontro da parte dei rappresentanti dei pescatori e degli armatori delle Pelagie».

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