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Agrigento, l'allerta di Conflavoro: la Capitale della cultura non reggerà il flusso turistico

Giuseppe Pullara, segretario regionale di Conflavoro e il vice presidente della Regione Luca Sammartino

La Capitale italiana della cultura non reggerà come si dovrebbe il flusso turistico se non si adeguano in tempo le infrastrutture: così Conflavoro lancia l’allerta su Agrigento chiedendo al governatore Renato Schifani un tavolo urgente con le associazioni di categoria. Conflavoro che rappresenta le piccole e medie imprese in un dossier consegnato all’esecutivo ha ricostruito i dati che prevedono un boom di presenze a fronte di cantieri fermi e finanziamenti bloccati dalla politica. “In tanti, come sul Ponte sullo Stretto, si dividono sul tema dell’aeroporto ad Agrigento -. Afferma Giuseppe Pullara, segretario regionale e vice presidente nazionale -. Su questo la nostra associazione è certa possa rappresentare un’opportunità, ma se non distoglie l’attenzione su alcune ataviche questioni come la mobilità interna. Basti pensare ad Agrigento ‘Capitale della cultura’: nel 2025 avremo un indotto infrastrutturale pronto ad un flusso turistico ancora più importante dell’attuale?”.

Pullara aggiunge: “Per arrivare allo sviluppo generale del territorio – spiega Giuseppe Pullara - serve, prima di tutto e senza sprechi, migliorare le arterie stradali esistenti in lassi di tempo certi. I tempi in vista del 2025 sono risicati ed è per questo che Anas ed istituzioni locali e regionali, per competenza, devono intervenire tempestivamente. Proprio per questo motivo, su questa ed altre infrastrutture, ritengo che un tavolo permanente centrale così variegato e durevole nel tempo costituisca una cabina di regia fondamentale che accerti le priorità ed indirizzi Ars e governo regionale sulle opere pubbliche”. Nel documento di Conflavoro si rileva tra le altre cose come la percorrenza in auto fino ad Agrigento dai quattro attuali scali aeroportuali supera, ad esempio, le due ore di tempo rendendo la città di Empedocle e Pirandello quella più difficilmente raggiungibile tra le principali mete turistiche dell’isola. Conflavoro chiede un confronto sullo scalo aeroportuale di Agrigento, che coinvolga tutti gli assessorati della Regione Sicilia “con le associazioni di categoria più rappresentative e pulsanti dell’Isola, tramite un tavolo tecnico permanente che punti a programmare e realizzare tutto ciò che si possa definire ‘volano’ per il territorio”.

Nella nota si aggiunge: “Purtroppo questa parte così importante di Sicilia è stata penalizzata anche da provvedimenti normativi da Roma forse non ritenuti importanti, ma per Conflavoro ed i siciliani lo erano sicuramente. Questi potrebbero essere valorizzati a ‘Palazzo dei Normanni’. Viene citata la scorsa legge di bilancio nazionale in cui non furono accolti degli emendamenti che prevedevano opere infrastrutturali che sarebbero servite a consolidare l’importanza-opportunità di un aeroporto ad Agrigento anche di terzo livello. Per citarne alcuni: 20 milioni di euro per le spese di progettazione dei primi 4 lotti del completamento degli interventi sulla tratta Gela -Agrigento- Castelvetrano della statale 115 ed il miglioramento delle vie di collegamento stradale per 40 milioni di euro per la realizzazione della tangenziale di Agrigento relativa alla statale 115 e l’ammodernamento della strada ‘mare-monti’. “Per arrivare allo sviluppo generale del territorio – spiega Giuseppe Pullara - serve, prima di tutto e senza sprechi, migliorare le arterie stradali esistenti in lassi di tempo certi. I tempi in vista del 2025 sono risicati ed è per questo che Anas ed istituzioni locali e regionali, per competenza, devono intervenire tempestivamente. Proprio per questo motivo, su questa ed altre infrastrutture, serve un tavolo permanente centrale così variegato e durevole nel tempo che costituisca una cabina di regia fondamentale e accerti le priorità ed indirizzi Ars e governo regionale sulle opere pubbliche”.

Conflavoro evidenzia come in Sicilia lo scorso anno le strutture ricettive hanno contato 15 milioni di presenze con gli aeroporti dell’isola che hanno registrato 18 milioni di passeggeri. “Agrigento ha un’attrattività tale da poter intercettare e consolidare un flusso turistico inimmaginabile per l’intera regione, ma non certamente con le infrastrutture attuali. L’Appello ad un tavolo permanente sul turismo è rivolto dunque al Presidente Schifani ed a tutti gli assessori della sua giunta: Conflavoro Sicilia non farà mancare il proprio apporto, è tempo di fare”, conclude il segretario regionale e vicepresidente nazionale Giuseppe Pullara.

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