I primi interventi per affrontare le emergenze determinate dal nubifragio di giovedì scorso a Sciacca vengono eseguiti grazie ai 100 mila euro che il Comune ha messo a disposizione. Tra qualche giorno il sindaco, Fabio Termine, incontrerà i vertici provinciali della Protezione Civile. È stato lo stesso sindaco ad annunciarlo, sottolineando che la richiesta principale che viene avanzata in questa fase è all’Autorità di Bacino per la messa in sicurezza del torrente San Marco la cui esondazione ha determinato l’allagamento di alcune case della Foggia e riversato acqua e fango sulla località balneare. Il Comune di Sciacca avanzerà anche la richiesta dichiarare lo stato di calamità naturale.
La città è ancora scossa per quanto accaduto giovedì (13 ottobre): un’ora di pioggia violenta ha bloccato ponti, allagato strade e case. «Durante le ore più critiche siamo stati costantemente in contatto con i volontari di protezione civile ai quali va tutto il nostro ringraziamento, successivamente ci siamo recati nei luoghi colpiti dall’evento alluvionale – dice il sindaco Termine - e dopo i primi sopralluoghi sono state immediatamente avviate le operazioni di pulizia e messa in sicurezza. Ho convocato una riunione straordinaria con i dirigenti e funzionari del II e IV settore e l’amministrazione al fine di individuare le somme necessarie per interventi straordinari. Al termine di questo incontro è stata trovata la copertura finanziaria di circa 100 mila euro, per predisporre i lavori».
Venerdì mattina mezzi in azione in diverse zone della città, dalla Foggia a Raganella. Sono chiusi al transito, al momento, i ponti delle contrade Foggia e Carbone danneggiati anche dal nubifragio dello scorso anno. Per quanto riguarda gli interventi con i 100 mila euro a disposizione saranno eseguiti lavori anche per favorire l’accesso ai fondi agricoli. Tre le ditte che operano con l’impiego di uomini e mezzi. I danni del maltempo si registrano in un’area molto ampia del territorio di Sciacca anche se quelli maggiori sono concentrati, anche questa volta, tra Foggia, Raganella e tutta l’area più vicina ai corsi d’acqua. «Per gli interventi strutturali lavoriamo da mesi con gli enti preposti – dice il sindaco Termine – e visto che il clima non è più tenero come una volta bisogna intervenire. E ci vuole anche una regimentazione delle acque e dunque uno studio idraulico per stabilire come intervenire. Dobbiamo velocizzare il percorso».
Alla Foggia si attende la pulizia del torrente San Marco. «Bisogna intervenire subito – dice Mauro Butera, del comitato Foggia – perché qui ad ogni pioggia si vive con il patema d’animo». Per favorire il deflusso delle acque alla Foggia sono stati abbattuti alcuni muretti che si trovavano tra la strada e la spiaggia. Il comitato si era reso disponibile a farsi carico dell’acquisto delle barre in ferro per sostituire i muretti che invece adesso potranno essere reperite con le somme messe a disposizione dal Comune.
Intanto, è stato riaperto il ponte Raganella. Era stato coperto da acqua e fango durante il nubifragio di giovedì scorso, ma una delle ditte incaricate dal Comune ha effettuato questo intervento prioritario e così il ponte è stato riaperto al transito. È stato necessario, per eseguire i lavori, staccare una linea elettrica che passa proprio da quella zona. Sul ponte dovrà essere effettuato successivamente un nuovo intervento risolutivo.
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