Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Sert torna a Sciacca: sistemato il tetto del poliambulatorio dopo le infiltrazioni di nove mesi fa

Il poliambulatorio di Sciacca che ospita il Sert

Dopo nove mesi, il Sert è tornato a Sciacca. Il servizio tossicodipendenze dell’Asp era stato trasferito a Ribera. Il trasferimento era stato provocato dalle infiltrazioni d'acqua dal tetto del poliambulatorio, che avevano portato anche a un  intervento dei vigili del fuoco. Adesso sono stati completati i lavori necessari e così l’attività è ripresa a Sciacca non soltanto per il centro termale, ma anche per un vasto bacino servito dal Sert saccense che comprende i comuni agrigentini del Belice e Caltabellotta.

Il disagio c’è stato anche per il Sert di Ribera che ha dovuto ospitare per tanto tempo quello di Sciacca con un notevole incremento di utenti e operatori in spazi nei quali era prevista un’attività per un bacino più ristretto. Il Sert di Sciacca ha due medici, due assistenti sociali, uno psicologo, due infermieri e un amministrativo. Sono circa 300 gli utenti che hanno dovuto spostarsi nella sede di Ribera e non per tutti è stato agevole raggiungere il centro crispino per il trattamento terapeutico.

L’Asp aveva cercato di mantenere il servizio a Sciacca e avrebbe voluto trasferirlo, temporaneamente, in attesa dell’esecuzione dei lavori, nella sede, di proprietà dell’Azienda Sanitaria, da anni occupata dall’Agape, associazione composta da famiglie di diversamente abili. Il direttore dell’Asp, Mario Zappia, aveva cercato di ottenere i locali, puntando sul fatto che in periodo di pandemia l'associazione non avrebbe potuto svolgersi attività. L’Agape però non ha lasciato i locali e la vicenda è finita anche al Senato. È intervenuto in aula il senatore Rino Marinello, sollecitando una soluzione non penalizzante per l’associazione. «Chiediamo tempi certi per rientrare in questi locali e l’Asp non ce li ha mai indicati», aveva detto il presidente dell’Agape, Angelo Giaramita, durante una conferenza stampa tenuta in quei giorni. In questi locali l’Agape svolge una serie di attività laboratoriali: pittura, musica, ceramica, informatica, teatro, giardinaggio. C’è anche un laboratorio motorio per una ventina di diversamente abili che fanno parte dell’Agape. Intanto, sono passati i mesi, l’Agape non si è mossa dai quei locali e sono stati realizzati i lavori di sistemazione dei tetti che hanno consentito il ritorno del Sert nella sede del poliambulatorio di via Pietro Gerardi. A fine 2022 scadrà il contratto dell’Agape che intanto continua a rimanere in quei locali nel complesso ospedaliero del Giovanni Paolo II che occupa da molti anni, dai tempi dell’Azienda Ospedaliera di Sciacca guidata da Luigi Marano.

Caricamento commenti

Commenta la notizia