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A Naro il presepe è una barca in segno di accoglienza verso i migranti

La barca-presepe di Naro

«Con una di quelle magie che solo nel periodo di Natale possono accadere, siamo riusciti a portare il mare a Naro ed il mare ha portato con sé una barca». L’incipit del comunicato inviato dall’amministrazione comunale di Naro è di quelli che ti inducono a leggere il resto. «Non una barca qualsiasi - prosegue il Comune della provincia agrigentina - ma una barca che come uno scrigno, anch’esso magico, ha visto trasformarsi, a bordo di sé, il dolore in gioia, la prigionia in libertà, lo sconforto in speranza, la tempesta in quiete, il buio in luce. Compiuta la sua magia e non più in grado di navigare, giaceva in fondo ad un cantiere in attesa di essere demolita. Ma ecco che con un’altra magia di quelle che solo a Natale possono accadere, questa barca ha ripreso il suo viaggio, sebbene non più per un mare fatto di acqua salata, ed è approdata nella nostra gloriosa e nobile Città di Naro».

Insomma, la barca è il presepe del Natale 2021 di Naro ed è dedicata al tema dell’inclusione e dell’accoglienza, perché, spiega il sindaco di Naro, Maria Grazia Brandara, «è pronta ad ospitare a bordo di sé il Migrante per antonomasia, il Bambinello per definizione, costretto alla fuga mentre si trovava ancora nel ventre di Sua Madre per sfuggire al terrore del Suo tempo costituito dal progetto stragista di Erode. La sola differenza con i migranti di oggi è che Egli è Colui che viene non per salvarsi ma per salvarci. Ed a quanto pare è persino disposto a raggiungere una montagna in barca per saggiare l’ospitalità di una comunità e ricordare ad essa che chi è chiuso all’accoglienza, chi è duro di cuore, chi non prova compassione, non può dirsi cristiano».

«Auguro a tutti noi - aggiunge il sindaco - che la contemplazione di questa barca ricca di simbolismo, mentre facciamo compagnia a Maria ed a Giuseppe nell’attesa del del Salvatore, possa essere occasione di rinascita a vita nuova, scevra da egoismi e pregiudizi nei confronti dello straniero e del bisognoso. Sicché potremo essere degni di dirci veramente Cristiani».

Ieri sera l'inaugurazione del presepe dell'accoglienza. «Un presepe realizzato con un barchino che ha fatto davvero la traversata e con materiali da riciclo», spiega il sindaco. S realizzarlo i ragazzi della Cooperativa «La Grande Famiglia» di Valentina Zarcaro supportati e guidati da alcuni impiegati comunali e da alcuni volontari.

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