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Migranti a Lampedusa, il sindaco Martello: "Corridoi umanitari non siano solo per afghani"

Il sindaco di Lampedusa Totò Martello

"A Lampedusa arrivano circa 500 migranti, uno dei più grossi sbarchi degli ultimi tempi. Ancora una volta l'isola si prepara ad affrontare da sola il peso dell'accoglienza umanitaria. Sono il primo a dire che bisogna sostenere, a tutti i livelli, l'impegno della comunità internazionale di fronte al dramma che si sta vivendo in Afghanistan, ma è giusto ricordare che ci sono altri territori e paesi nei quali vengono quotidianamente negati i diritti umani e diritti fondamentali come quello alla salute, all'istruzione, al cibo". Lo dice il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello.

"È necessario - aggiunge - accendere i riflettori sugli 'altri Afghanistan' e garantire anche a quelle popolazioni corridoi umanitari, gestiti dalle istituzioni internazionali. Ciascun essere umano deve avere la possibilità di vivere una vita migliore, specie se le condizioni del paese di origine non lo permettono. Al tempo stesso dico che servono strumenti e misure specifiche per il sostegno ai territori di confine, come Lampedusa, impegnati in prima linea sul fronte dell'accoglienza. In questo senso mi auguro che l'Europa ed i suoi Stati membri ripensino i criteri che hanno portato a scrivere il nuovo Patto su migrazione e diritto d'asilo che al momento è impostato più sui rimpatri che sull'integrazione e l'accoglienza, anche riprendendo i contenuti del Global Compact for Migration, il documento delle Nazioni Unite che indica i principi per migrazioni ordinate, regolari e sicure. Un documento, questo, che vede proprio l'Italia tra i paesi che non lo hanno ancora sottoscritto".

Salvini: Chi paga per i migranti?

Anche Matteo Salvini punta i riflettori su migranti e sulla gestione di questi sbarchi e su Twitter scrive: "Letta dice che 'Lamorgese non si tocca?, intanto altri 400 clandestini sbarcano a Lampedusa. Pagano Letta e Lamorgese?".

Migranti, Bernini (Fi): Ue guardi a Lampedusa

"L'attenzione della comunità internazionale è inevitabilmente rivolta all'Afghanistan e al temuto flusso di profughi da un Paese destabilizzato dal regime talebano e dalle faide interne al jihadismo. Ma l'Europa ha il dovere di volgere il suo sguardo anche su quanto sta avvenendo nel Mediterraneo: a Lampedusa sono arrivati altri 500 migranti, con uno degli sbarchi più imponenti degli ultimi anni. L'Italia, che ha appena messo in salvo cinquemila afghani, più di ogni altro Paese Ue, non può continuare a reggere da sola tutto il peso dell'accoglienza umanitaria dei migranti dal Nord Africa. I rischi di infiltrazioni terroristiche, inoltre, sono enormi anche su questo versante a causa della massiccia presenza jihadista nel Sahel. Dalla Commissione europea non possono arrivare solo appelli e moniti: è il momento di impostare una vera politica comune di asilo. Se non ora, quando?". Lo afferma la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

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