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Una nuova azienda al posto di Girgenti Acque, sì al Ddl per Aica

Il governo Musumeci ha approvato ieri, in seduta urgente, un disegno di legge da sottoporre all'esame dell'Ars per trasformarlo in legge in tempi brevi per sostenere l'avvio di Aica, il nuovo soggetto in house, l'azienda idrica dei Comuni agrigentini che sostituirà Girgenti Acque, ormai fallita.

Il tutto per assicurare le risorse finanziarie, a titolo di anticipazione, per i primissimi mesi, necessarie a scongiurare l'interruzione dell'erogazione dell'acqua e garantire il pagamento degli stipendi dei lavoratori oltre che la manutenzione ordinaria.

"Premesso che per il mio governo il primo punto è la continuità del servizio idrico, e che l'operato del Tribunale fallimentare non consente grossi margini nell'ottica di un quadro complesso e delicato di approvvigionamento idrico - ha detto il governatore - in questa situazione di emergenza, anche di ordine pubblico, quale è quella che si configura nel territorio agrigentino, la Regione non si tira indietro e vuole fare la propria parte per trovare una soluzione".

La strada - ha sottolineato Musumeci- è quella di una legge ad hoc, con la copertura finanziaria di dieci milioni di euro recuperati dal Fondo per le Autonomie locali, dopo un confronto con l'assessore Zambuto. Il ddl passa adesso alla Presidenza dell'Ars, che con una corsia di emergenza potrebbe in una settimana licenziarlo.

L'obiettivo è garantire le risorse, per i primissimi mesi di gestione, in modo da mettere l'Aica nelle condizioni di potere lavorare, dopo un pre-affidamento da parte dell'Ati. "Non si può più tollerare che si persista in alcune condizioni di illegalità esistenti da anni. C'è qualche furbetto convinto che non si debba pagare il consumo dell'acqua, a fronte di tanti utenti che invece la pagano regolarmente. È l'Aica che dovrà far fronte alle criticità legate ai diffusi furti d'acqua e alla evasione", ha concluso Musumeci. "Sullo sfondo rimane attiva la proposta del mio governo di istituire un'Autorità unica per l'acqua in Sicilia: il ddl è già pronto e lo presenteremo a giorni all'Ars".

Dal dibattito è anche emerso come il Tribunale fallimentare abbia tracciato un cronoprogramma rispetto al recupero dei crediti e la gestione commissariale terminerà il 2 agosto. La prefettura di Agrigento non ha previsto alcun rinvio. «Abbiamo davanti uno scenario difficile, la gestione prefettizia non ha ragione di esistere. Questo nuovo organo di gestione ha bisogno di supporto per entrare a regime. Il primario interesse è che si continui a erogare il servizio idrico per l'utenza», ha detto il prefetto di Agrigento, Cocciufa.

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