Il coordinamento Titano per l’acqua pubblica tuona e contro l’assemblea idrica agrigentina. Nell’ultima assemblea dell’Ati i sindaci hanno prodotto l’ennesima fumata nera per la costituzione dell’azienda consortile pubblica che dovrebbe sostituire l’attuale gestione commissariale del servizio idrico. Si è invece deliberato che la tariffazione retroattiva non debba essere calcolata dal 2018, ma dal 2019, con la possibilità di rateizzarla con piccoli importi.
«Come dire oltre il danno la beffa - scrive in una nota il coordinamento Titano - in quanto dopo che tutta la deputazione regionale si era stracciata le vesti poco più di un mese fa, annunciando che avrebbe sospeso ogni pagamento retroattivo, il risultato è che l’elefante ha partorito il topolino». Secondo il coordinamento, che fa da spalla al Centro studi De Gasperi ed a quanti hanno richiesto l’annul - lamento delle relative delibere «I conguagli tariffari sono illegittimi».
L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia.
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