Tutti contrari all’unanimità i consiglieri di Canicattì all’ipotesi di traslare la salma del giudice Rosario Livatino, in procinto di essere dichiarato Beato da Papa Francesco, dalla tomba di famiglia all’interno del cimitero di via Nazionale in una chiesa al di fuori della città natale e di residenza. Quand’anche fosse la Cattedrale di Agrigento. I gruppi di maggioranza e minoranza si sono ricompattati in maniera esemplare e netta senza alcun distinguo al momento di votare la mozione proposta dai consiglieri di maggioranza Silvia Li Calzi, Calogero Muratore, Ignazio Giardina, Diego Aprile e Giuseppe Lo Giudice «Iniziative connesse alla Beatificazione del Giudice Rosario Angelo Livatino».
La mozione verteva proprio sull’assoluto rifiuto dell’idea di trasferire fuori Canicattì la salma del giudice Livatino ed adesso impegna il sindaco Ettore Di Ventura a rappresentare e far valere in ogni sede la univoca, ferma e granitica posizione dei consiglieri che in ultima istanza rappresentano tutta la città.
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