Il Comune di Agrigento esce allo scoperto con una nota politica nella quale si oppone all'approvazione dello statuto dell'Azienda Speciale Consortile idrica dopo che nell'assemblea di poco più di un anno fa è stata individuata come futuro gestore pubblico al 100% anche con il voto degli ex amministratori comunali.
Una decisione che rischia di stoppare il percorso fin qui intrapreso dall'Ati Ag9 e da molti Comuni agrigentini che hanno già approvato la bozza di Statuto.
Rammarico, per questa uscita pubblica, è stato espresso dal coordinamento «Titano» che riunisce una serie di associazioni che operano sul territorio e che si battono a favore della gestione pubblica del servizio idrico.
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