Gli agenti della polizia municipale di Agrigento, megafono in mano, sono tornati - concentrati soprattutto fra il quadrivio Spinasanta e via Manzoni - ad invitare i cittadini a restare a casa. Grazie ai mille occhi puntati sulla città, il cosiddetto controllo sociale, al sindaco Lillo Firetto è da giorni e giorni che continuano ad arrivare messaggi circa gente a spasso o gente che entra dentro gli esercizi commerciali senza guanti e senza mascherina.
«È' fondamentale indossare i presidi di sicurezza», è tornato a lanciare un appello ai concittadini il sindaco di Agrigento .
Il dirigente nazionale di Fratelli d'Italia, Calogero Pisano, poco dopo, ha lanciato un appello proprio al sindaco: «Nonostante i ripetuti appelli, provenienti da più parti, ad uscire il meno possibile da casa e solo per comprovate esigenze lavorative e necessità improcrastinabili, si nota ancora per le vie della città un non indifferente traffico. Alla luce di ciò e, soprattutto, degli ultimi studi dell'Oms, secondo cui il virus potrebbe viaggiare a distanze ben superiori a quelle valutate finora, per contrastare l'espandersi dell'epidemia nella nostra città, chiediamo - ha scritto Pisano - l'emissione di un'ordinanza che preveda l'uso obbligatorio delle mascherine, anche autoprodotte, purché capaci di coprire efficacemente e completamente il naso e la bocca per potere entrare negli esercizi commerciali, uffici, banche, farmacie ed ogni altro luogo chiuso in cui è previsto l'accesso generalizzato di persone».
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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