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Assistenza disabili a Licata, il Comune torva la sede per l'Oasi

Dopo l'appello al sindaco Pino Galanti, il Comune di Licata ha risolto il problema della sede dell'associazione “Oasi Nostra Signora di Fatima” che si occupa di assistere, gratuitamente, ben 19 giovani disabili licatesi.

«L'amministrazione comunale - scrive il Comune - ha messo a disposizione dei volontari e degli utenti dell'associazione “Oasi Nostra Signora di Fatima”, i locali al piano terra, di proprietà comunale, già sede della segreteria universitaria di via Egitto, attigui al plesso scolastico «Guglielmo Marconi». Locali che si trovano in una zona centrale, facilmente raggiungibile e senza particolari problemi, nelle ore pomeridiani di traffico e parcheggio».

I rappresentanti dell'Oasi, e le famiglie dei disabili, si sono confrontati con l'amministrazione comunale ed è stata trovata una soluzione. Ciò in considerazione del fatto che ai primi di dicembre l'associazione dovrà restituire alla Curia arcivescovile di Agrigento i locali del convento di Sant'Angelo che ospitano i disabili da 25 anni.

“La soluzione prospettata dal sindaco, che ha incontrato le famiglie dei disabili insieme all'assessore ai Servizi Sociali, Violetta Callea, al presidente del consiglio comunale Giuseppe Russotto - aggiunge il Comune - ed al consigliere comunale, componente della commissione servizi sociali, Carmelina Callea, è stata accolta dai partecipanti. Durante l'incontro, ad opera dei componenti dell'associazione, guidata da don Angelo Santamaria, ed accompagnati sia dai genitori che dagli stessi soggetti diversamente abili, è stata data lettura di una lettera a firma di padre Stefano Casà, promotore dell'Oasi e di alcune lettere scritte dai soggetti ospiti della struttura”.

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