Ripristinare le dirigenze: sei consiglieri comunali (i tre del gruppo «Liberi ed Indipendenti per Licata» e cioè Lillo Scrimali, Gaetano Aronica e Anna Triglia e i tre del Movimento 5 Stelle, Melania D'Orsi, Vincenzo Carità e Jena Ortega) hanno presentato al sindaco Pino Galanti, al presidente del Consiglio, Giuseppe Russotto e al segretario generale Laura Tartaglia, un atto di indirizzo affinché si «valuti l'opportunità di adottare gli atti conseguenziali al ripristino della dirigenza al Comune di Licata in grado di assumere tutto il carico di responsabilità ed assicurare un corretto e fisiologico funzionamento, seppur in un momento di difficoltà, della macchina comunale».
Alla base dell'atto di indirizzo, ci sono «le difficoltà in cui versano gli uffici comunali e la mancanza di un adeguato numero di figure apicali in grado di assumere le responsabilità di un Comune in gravi difficoltà. Appare evidente - aggiungono - che la scelta ha determinato l'abbassamento del livello di qualità professionalità, da dirigente alla categoria inferiore D».
Si tratta del famoso provvedimento che ha permesso al Comune di mettere alla «porta» l'unico dirigente rimasto in pianta organica e cioè l'ingegnere Vincenzo Ortega, l'uomo delle demolizioni di immobili abusivi sulla costa licatese.
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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