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Università di Agrigento, i sindacati: "Di Maida ci incontri"

Giovanni Di Maida cda Università

I sindacati agrigentini rivendicano il proprio ruolo nell'aver "salvato" l'università di Agrigento e rilanciano la propria ricetta per far si che il Polo possa attrarre quanti più studenti possibile. Con questo spirito, i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Alfonso Buscemi, Emanuele Gallo e Gero Acquisto, hanno chiesto un incontro al commissario del Consorzio universitario, Giovanni Di Maida, per fare il punto della situazione anche alla luce degli ultimi brillanti risultati raggiunti.

La maggiore offerta formativa e le iscrizioni che hanno già fatto registrare numeri importanti, ci rendono soddisfatti e fiduciosi nel futuro. "Proprio per questo motivo - spiegano Buscemi, Gallo e Acquisto - intendiamo avere un incontro con il commissario visto che come sindacato ci siamo battuti per il mantenimento dell'ateneo ad Agrigento che non poteva rimanere esclusa considerata la sua rilevanza storica e archeologica. Inoltre, il mantenimento dell'Università, oltre a far risparmiare molti soldi alle famiglie, mette in moto un meccanismo altamente interessante sotto il profilo socio economico, in un tessuto che rimane povero. Frequentare l'università localmente è meno dispendioso, consente di continuare a vivere con i genitori, riducendo le spese di vitto, alloggio e trasporto - concludono i sindacalisti - agevolandone l'accesso anche a persone di estrazione economica meno abbiente, e forse anche nel fatto che la scelta di frequentare un ateneo locale permette di ridurre le resistenze provenienti da nuclei familiari che vedrebbero nella ricerca di una posizione lavorativa lo sbocco “naturale” per un diplomato delle scuole superiori".

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