La maggioranza consiliare che sostiene l'esecutivo Di Ventura è stata «costretta» dall'opposizione a far tornare in aula i consiglieri assenti e votarsi l'«Approvazione documento unico di programmazione.
Schema di Bilancio di previsione esercizio 2018/2020 e relativi allegati». L'epilogo della seduta urgente di venerdì del consiglio comunale di Canicattì è solo l'apice di uno scontro politico ed amministrativo tra le forze in campo su un andamento assunto dall'esecutivo Di Ventura e dalla burocrazia che mal si concilia o nega lo svolgimento del ruolo di controllo e stimolo riconosciuto al consiglio comunale.
A Canicattì ormai da qualche tempo non è più così. Lo hanno rimarcato tutti i consiglieri di maggioranza e d'opposizione; anche il presidente del consiglio Alberto Tedesco, anche lui della maggioranza e del PD come il sindaco, che ha definito «questo comportamento un'offesa a questo consiglio».
Per la maggioranza comunque «siamo arrivati a questo punto e al carattere di urgenza perché la mancata approvazione del bilancio di previsione 2018 da allegare al piano di riequilibrio -ha detto l'assessore Messina- finirebbe per pregiudicare quanto fatto ad oggi per scongiurare il dissesto».
L’articolo nell’edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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