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Grotte, mozione dei Cinque Stelle: Comune chiuso ai condannati per mafia

Salvatrice Morreale

Mentre all’Assemblea regionale siciliana si discute sulla partecipazione di Totò Cuffaro alla conferenza che parla delle pene carcerarie e delle riabilitazioni, con il Movimento 5 Stelle, che è insorto chiedendo di bloccare l’entrata all’Ars dell’ex presidente della Regione, condannato per favoreggiamento e oggi libero dopo la detenzione, anche a Grotte il gruppo pentastellato di opposizione vuole chiudere le porte a coloro che in passato sono stati condannati per reati di stampo mafioso e altri atti illeciti.

I consiglieri d’opposizione Angelo Costanza, Mirella Casalicchio, Giada Vizzini e Salvatrice Morreale hanno presentato una mozione di indirizzo per la promozione della cultura della legalità «affinché – si legge nella mozione - venga proibito a chiunque ricopra una carica istituzionale all'interno del Comune di invitare, a qualunque titolo, presso le sedi istituzionali, chiunque sia stato condannato per reati di stampo mafioso, crimini contro l’umanità, reati afferenti la sfera sessuale, reati di estorsione, peculato, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, concussione, corruzione per un atto d’ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio».

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