LICATA. Momento politico «incandescente» a Licata dopo la decisione del sindaco Angelo Cambiano di «richiamare» in giunta l’assessore Vincenzo Ripellino, espressione del gruppo consiliare «Licata futura» composto da Chiara Ferraro (capogruppo), Giuseppe Scozzari e Baldo Augusto.
Il sindaco teme la mozione di sfiducia, annunciata dal segretario del Pd Massimo Ingiaimo per il mese di giugno, quando saranno trascorsi i due anni dall’elezione di Cambiano e quindi perdere anche un solo consigliere, visto che poi i numeri non sono dalla sua parte, è sicuramente deleterio.
Tanto che Cambiano ha dovuto chiedere scusa per il suo comportamento paragonato all’azione di un «padre che perde le staffe e reagisce in maniera spropositata». Una volta fatta chiarezza, dunque, e con il reintegro dell’assessore Ripellino, Licata futura torna a sostenere l’amministrazione Cambiano. «Apprezziamo il chiarimento del Sindaco – dice la capogruppo Chiara Ferraro - rispetto alle sue ultime affermazioni. Un chiarimento che riporta la questione sul piano esclusivamente politico. In tal senso garantiremo il nostro sostegno all'Amministrazione nell'interesse esclusivo della città, mantenendo e riaffermando la nostra autonoma posizione». Ma dall’opposizione si levano strali. «Il balletto del sindaco Cambiano è davvero indecoroso e non ricevibile", commenta la consigliera Violetta Callea.
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