CANICATTI'. Ettore Di Ventura ed Ivan Paci, entrambi quarantenni o poco più, vanno al ballottaggio del 19 giugno prossimo aggiudicandosi il primo verdetto delle urne dove poco più di ventimila elettori di Canicattì hanno depositato le loro schede. Di Ventura è candidato del Partito Democratico sostenuto anche da due liste civiche. Paci invece, fondatore in città ed in Sicilia di Forza Italia prima e del Pdl poi, è transitato in Ncd di Alfano di cui è stato sempre punto di riferimento tanto da finire nella sua segreteria particolare.
Ivan Paci è sostenuto da due liste civiche che comunque richiamano il suo recentissimo passatoe l' oggi. Una scelta quella di non legare il suo nome ad un simbolo di partito. Il confronto tra i due pur preventivabile non era così scontato anche perché con nove candidati, di cui sei di particolare rilievo, tutto era possibile. Se ne sono resi conto gli esclusi dal ballottaggio anche se lo scarto non è stato certo per una mangiata di voti.
A fare riflettere devono essere non solo le quasi 1.000 schede tra bianche e nulle ma soprattutto le 3.280 schede con voti andati solo alle liste su 21.049 votanti.
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