RIBERA. La giunta Pace ha deciso: per pulire la "città delle arance" bisogna puntare sulla gestione cosiddetta "in house", che consente al Comune di operare direttamente nella gestione di un servizio che negli ultimi tempi soprattutto ha lasciato molto a desiderare a tal punto che nei giorni scorsi il sindaco ha minacciato di chiedere il risarcimento danni alla Sogeir di Sciacca, che lo cura da molti anni, per diverse criticità riscontrate. Niente, quindi, "esternalizzazione" con l'affidamento a ditte esterne da selezionare attraverso un bando pubblico, ma gestione con fondi comunali e attraverso una società istituita dal comune e guidata dal comune.
La società in questione, utilizzando fondi comunali, provvederà ad assumere il personale, attualmente in servizio alla Sogeir di Sciacca e che, quindi, ritornerà in pratica al comune, a provvedere all'acquisto o al noleggio dei mezzi necessari e a curare gli aspetti amministrativi del servizio. In termini pratici si dovrebbe risparmiare qualcosa (poco si dice, però) rispetto al passato, ma in cambio si dovrebbe avere un servizio migliorare e superare le attuali "criticità" che, secondo quanto più volte ha dichiarato l'assessore al ramo, avvocato Nino Firetto, sono cresciute per il fatto che sono cresciuti in città pure gli "sporcaccioni", cioè coloro che abbandonano i rifiuti in maniera "selvaggia".
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