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Acqua pubblica, altri 27 sindaci dell'Agrigentino dicono «sì»

Dopo l’approvazione della legge regionale, anche i Comuni che avevano consegnato le reti ai privati, si stanno accordando per riottenerle

I ventisette Comuni della provincia di Agrigento che hanno consegnato le reti e gli impianti a Girgenti Acque hanno deciso di continuare insieme la lotta per un ritorno alla gestione pubblica, in ottemperanza alla legge regionale di recente emanazione. Alla fine della riunione di iieri ospitata nell’Aula Giglia del Libero Consorzio, a cui non erano stati invitati i sindaci agrigentini che non hanno mai consegnato le reti al gestore privato, è passata la proposta del sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, di predisporre un atto di apertura del procedimento amministrativo da far sottoscrivere a tutti i sindaci per una gestione diversa del servizio idrico. L’atto sarà predisposto da un coordinamento tecnico di cui faranno parte anche il sindaco delle terme e il segretario generale Carmelo Burgio.

Precederà la delibera che sarà adottata dai Consigli comunali, così come prevede la legge. «Pur evidenziando le incongruenze contenute nella legge e la disparità di trattamento per i cittadini - ha detto lo stesso Di Paola – in questa sede è stata fortemente affermata la volontà di avviare le procedure per tornare alla gestione pubblica dell'acqua».

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