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Dissesto economico a Porto Empedocle: decade il consiglio comunale

Alle dimissioni del presidente Luigi Troja, sono seguite in poche ore quelle di tutti gli altri 19 consiglieri eletti nel 2011

AGRIGENTO.  Niente soldi per gli stipendi, niente soldi per le spese correnti, neanche per completare i lavori che ormai durano da anni, di via Roma. Solo avvisi di pagamento pronti per essere spediti nelle case degli empedoclini. E adesso neachè più un consiglio comunale. Alle dimissioni del presidente- consigliere Luigi Troja, che da mesi aveva annunciato uno stato di progressivo dissesto economico del Comune, sono seguite in grande fretta, quelle di tutti i consiglieri. La conseguenza, è stata la decadenza immediata, senza neanche un provvedimento della Regione, del civico consesso eletto ai tempi della seconda candidatura di Lillo Firetto.
«Se è vero che i cinque anni dell aprima legislatura Firetto sono stati virtuosi - ribadice Luigi Troja - è altrettanto vero che nella seconda, l’attuale sindaco di Agrigento, ha bruciato in spesa corrente, tutti i soldi che l’Enel aveva elargito come misure compensative per il sostegno alla realizzazione del rigassificatore, in spesa corrente. Il risultato di tutto questo è che in cassa non c’è più nulla».
Per la Vìgata di Montalbano, si annuncia un autunno di lacrime e sangue?
«Esattamente. Al commissario non rimane che disporre la riscossione di tutti i tributi per cercare di fare cassa. Ma neanche questo temo che possa bastare».

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