AGRIGENTO. Novanta giorni. Fra tre mesi le reti idriche della provincia di Agrigento passeranno nelle mani dell’Ato idrico e dunque di Girgenti Acque. La Regione ha attivato un percorso irreversibile con la nomina di Mario Cassarà a commissario ad acta nei consorzi Tre Sorgenti Voltano, che finora avevano resistito alla consegna dei propri impianti acquedottistici. L’assessore Vania Contraffatto appare determinata, ed a nulla sono valse le proteste dei giorni scorsi al motto di «Acqua pubblica».
Le leggi da anni parlano di privatizzazione. E, secondo la Regione, così sarà nonostante la resistenza dei sindaci. A guidare il fronte dell’opposizione è il sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato, che annuncia battaglia: «Impugneremo la nomina del commissario Cassarà – dice Amato – disposta dall’assessore Contraffatto e dal dirigente del servizio, Domenico Armenio – perché è stata applicata erroneamente una vecchia normativa, superata dall’attuale dispositivo legislativo approvato dall’Ars». Spegne la protesta fin dal nascere, invece, il direttore di Girgenti acque, Giandomenico Ponzo, secondo cui la Regione ha applicato la normativa di riferimento.
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