AGRIGENTO. Fine legislatura che più complicato non si poteva immaginare, per il Consiglio comunale di Agrigento, ormai totalmente travolto dallo scandalo «commissioni d’oro» e non solo.
Inchieste
Sono tre, ad oggi, le richieste di acquisizioni di atti e documenti che pesano come macigni sul lavoro delle commissioni consiliari e del civico consesso più in generale. Oltre alla Procura della Repubblica di Agrigento che insieme alla Guardia di Finanza hanno già decine di faldoni, a chiedere conto di quanto accaduto a palazzo di città era già stato l’assessorato regionale agli enti locali. Adesso, come ha confermato il giornalista Massimo Giannini dagli studi di Ballarò, anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha avviato la procedura che porterà ad un’ispezione al Comune di Agrigento.
Consiglio comunale
Nella bacheca del sito ufficiale del Comune di Agrigento, la riunione di stasera alle 18 del Consiglio comunale è ancora presente, ma che la seduta non avrà tutti i crismi della normalità, è ormai cosa certa. Infatti, sempre che i consiglieri comunali si presenteranno alla riunione, troveranno ad aspettarli i cittadini e soprattutto il cosiddetto «mondo del web» che al grido di «noi siamo altro», martedì hanno rianimato una città catartica e sonnolenta. L’intenzione di occupare pacificamente l’aula consiliare è infatti stata confermata e tutto diventa a questo punto imprevedibile. L’ordine del giorno infatti, prevede la presa d’atto dei consiglieri dimissionari e la surroga con chi, tra i primi dei non eletti, decideranno, forse, di accettare il nuovo incarico. Tra le opzioni, anche la possibilità che i consiglieri si dimettano in blocco, ma questa possibilità è solo un «venticello».
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