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Ribera, non c'è il numero legale: salta ancora una volta la seduta consiliare

Solo in sette all’appello per discutere di un nuovo insediamento balneare, dell’utilizzo di beni immobili abusivi e di alcuni debiti fuori bilancio

RIBERA. Non c’è il numero legale e salta ancora una volta la seduta consiliare che, tra l’altro avrebbe dovuto essere dedicata all’esame della richiesta di ampliamento di un chiosco bar nella località balneare di Seccagrande, all’esame del punto relativo all’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili coastruiti abusivamente in città, ma anche all’esame di alcuni debiti fuori bilancio che rischiano di mettere definitivamente in ginocchio l’Amministrazione comunale, già costretta ad operare tagli vistosi in molti settori della vita amministrativa. Al secondo appello, lanciato dal vice presidente Carmelo Territo in corso di seduta, che, comunque, era cominciata regolarmente essendo richiesto un numero di appena otto consiglieri su venti in carica, hanno risposto soltanto in sette.

Troppo pochi per proseguire i lavori, che sono stati rinviati ai primi di questo mese. Il rinvio di giovedì ha fatto seguito ad un precedente rinvio, quello di mercoledì, quando gli inquilini di sala ”Leonardo Frenna”, prelevando il punto, hanno cominciato a discutere tra polemici interventi soprattutto dei consiglieri Paolo Caternicchia di Forza Italia e Liborio D’Anna del Partito democratico, sono stati chiamati a discutere sulla ”verifica della maggioranza” che sostiene il sindaco Carmelo Pace, maggioranza che via via si è assottigliata notevolmente rispetto a quella che lo aveva sostenuto ad inzio di sindacatura.

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