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Fastuca Fest, inaugurato ad Agrigento il museo vivente del pistacchio

Il pistacchieto sorge in contrada Pietra Rossa, in un terreno che fa parte del Parco Archeologico della Valle dei Templi

Nasce ad Agrigento il Museo vivente del Pistacchio. Le prime piante sono state messe a dimora questa mattina nell’ambito della settima edizione di Fastuca Fest, l’evento che celebra il Pistacchio di Raffadali Dop.

Il pistacchieto sorge in contrada Pietra Rossa, nel territorio di Agrigento, in un terreno di 1,5 ettari che fa parte del Parco Archeologico della Valle dei Templi, diretto da Roberto Sciarratta, dove si trova una necropoli sicana risalente al 2500 a. C.

Verranno innestate tutte le varietà di pistacchio, un totale di 280 piante: “L’obiettivo – spiega Calogero Frenda, presidente del Consorzio del Pistacchio di Raffadali Dop – è la conservazione del genoplasma di ogni cultivar. Qui verranno le scuole per far conoscere anche ai più giovani le differenze fra le varie tipologie di pistacchio, a partire dalla Bianca napoletana, quella che caratterizza la nostra Dop”.

Oltre al museo vivente prevista la ristrutturazione di un immobile dove sorgeranno un museo dell’arte contadina e una sala che sarà destinata agli eventi.

A piantare i primi alberelli il direttivo del Consorzio del Pistacchio: il presidente Calogero Frenda, il vicepresidente Francesco Nocera, il direttore Salvatore Gazziano, il responsabile dell’area tecnica Carmelo Bruno.

Il mito e la terra

Il Fastuca Fest è stata anche una delle vetrine del più ampio progetto “Il mito e la terra”, lanciato nel territorio di Agrigento, e che mette insieme diverse aziende del territorio con un paniere ricco di eccellenze allo scopo di unire gli sforzi produttivi potenziando l’offerta e le proposte di trasformazione del prodotto.

Il progetto permette di attivare percorsi strategici di cooperazione tra produttori che promuoveranno la filiera corta e il chilometro zero. In questo modo i produttori possono raggiungere direttamente i consumatori saltando i diversi intermediari e aumentando i propri ricavi. Nell’ottica di un mercato sempre più attento, il Distretto Rurale di Qualità dei Sicani garantisce l’origine, la natura, la qualità dei beni e servizi offerti e viene concesso in uso ai produttori operanti nel territorio del Gal Sicani che ne fanno richiesta, in conformità con quanto prescritto nel Regolamento d’uso del marchio Drq Sicani e dalle specifiche tecniche.

Il progetto, della durata di due anni, è finanziato dal Gal Piano di Azione Locale Sicani, sottomisura 16.4 del Psr Sicilia 2014-2020, pubblicato dal Gal Sicani, ha la durata di due anni. Tra le iniziative del progetto: “il mandorlo in fiore”, la sagra del melone e un evento che ha coinvolto scuole alberghiere sull’agnello pasquale di Favara. Il capofila è l’imprenditore Rino Frenda, presidente del Consorzio del Pistacchio di Raffadali Dop, un sogno portato avanti insieme a Francesco Nocera, Carmelo Bruno e al direttore Salvatore Gazziano.

Nel corso di Fastuca Fest i giornalisti coinvolti nel press tour hanno avuto la possibilità di visitare alcune aziende e conoscere da vicnino i prodotti del territorio: origano, mandorle, zafferano, formaggi, fichi, frutta secca, melograni la cui area di provenienza ricade nei, comuni che ricadono nella provincia di Agrigento.

La stampa specializzata ha incontrato, fra gli altri, Francesco Nocera, de “Le Cuspidi” azienda specializzata nella produzione dolciaria tipica siciliana, e l’Azienda Agricola Agricasalicchio, dei fratelli Casalicchio, impegnata nella coltivazione di melograni, ulivi, limoni e mandorle.

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