È fissata per il 4 gennaio 2021 all’Urega di Agrigento la definizione della gara d’appalto da 500 mila euro riguardante tre interventi per la sistemazione di altrettante strade della città. I lavori riguardano la via Aldo Moro, un tratto della via Marco Polo fino alla via Ghezzi e la via Lido all’altezza della Tonnara. Le somme impiegate dal Comune si riferiscono a un mutuo con la cassa depositi e prestiti. «Ho notizie – dice l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Roberto Lo Cicero – che il 4 si possa andare all’affidamento dei lavori».
Questi lavori, che per via Aldo Moro il Comune mira ad integrare grazie a fondi residui a disposizione per intervenire anche nella via Fontana Calda, rappresentano una tra le principali opere nel settore dei lavori pubblici che sarà realizzata a breve a Sciacca. Il Comune conta di fare partire i lavori tra gennaio e febbraio del prossimo anno. Le somme sono comprese in un mutuo per complessivi 1,5 milioni di euro. Alcuni lavori, per importi inferiori, saranno curati dal Comune. Altro intervento, da 300 mila euro, riguarda lavori nelle strade rurali. Affidati i lavori per la videosorveglianza (100 mila euro). Duecentomila euro saranno impiegati per l’illuminazione pubblica. Altro intervento riguarderà la messa in sicurezza della zona di Rocca Regina.
L’iter è nella parte finale del progetto esecutivo. Sessanta mila euro saranno impiegati per il secondo stralcio dei lavori per la sistemazione della villa comunale. Sono in fase di completamento i lavori per la sistemazione dei campi da tennis di contrada Perriera e nella stessa zona degli impianti sportivi si impiegheranno 600 mila euro per la ristrutturazione del «Pallone Tenda». Il progetto prevede la sistemazione della struttura.
Ancora non è arrivata, invece, l’autorizzazione per sbloccare nella parte principale i lavori al porto di Sciacca. «Ho parlato sia con il responsabile alla Regione che con l’impresa che assicura che recupererà il tempo che si sta perdendo», dice l’assessore Lo Cicero. A rallentare i lavori è il rilascio del via libera sul riutilizzo dei materiali nell’ambito delle opere di completamento della banchina San Pietro per 4,3 milioni di euro. Persiste il problema della caratterizzazione di terra e roccia da scavo, il materiale che verrà estratto. È stata eseguita ed i terreni sarebbero in larga parte compatibili per il riutilizzo del materiale, ma si attende il via libera dell’assessorato all’Ambiente e solo allora potrà essere avviata la fase di scavo. Saranno eseguiti lavori di scavo dei fondali per il raggiungimento delle quote di imbasamento della banchina, di riempimento delle aree a tergo delle banchine stesse da destinare a piazzali e uno scalo di alaggio moderno. Sarà realizzato l’impianto elettrico e verranno collocate le bitte di ormeggio, la ringhiera di protezione e i parabordi in gomma. La zona di specchio acqueo che diventerà piazzale calpestabile è di circa 6.000 metri quadrati.
Una delibera della giunta regionale nel 2016 aveva approvato un elenco di progetti cantierabili nell’ambito della nuova programmazione di fondi comunitari 2014-2020 e il potenziamento del porto di Sciacca era stato inserito al terzo posto. Successivamente si è anche provveduto alla rimodulazione e aggiornamento del progetto che doveva passare al vaglio del Genio Civile Opere marittime Regionale per la validazione e approvazione in linea tecnica. Nei primi mesi del 2019 la gara di appalto che ha visto prima un rallentamento a seguito di un ricorso poi bocciato al Tar, e successivamente aggiudicazione dei lavori che, però, devono ancora essere avviati nella parte principale.
L'articolo di Giuseppe Pantano nell'edizione di Agrigento del Giornale di Sicilia
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