In attesa di conoscere gli esiti dell’incontro che domani il sindaco Anna Alba avrà a Palermo con il presidente della Regione Musumeci a cui si era rivolta dopo il persistente sciopero dei netturbini che reclamano il pagamento delle mensilità di settembre e ottobre, intervengono i consiglieri comunali del gruppo misto che si schierano dalla parte degli operatori ecologici di cui ritengono legittima la protesta che affonda le radici nella diffusa e consistente evasione della tari, la tassa che i cittadini sono obbligati a versare per il servizio di nettezza urbana. E, in effetti, a fronte di un servizio che costa oltre 7 milioni di euro all’anno, nelle casse dell’ente locale nel primo semestre sono entrati appena 50 mila euro. L'articolo completo nell'edizione di Agrigento-Caltanissetta-Enna.