La scoperta - grazie anche all'avvio della raccolta differenziata - dei nuovi contribuenti e le liste di carico degli accertamenti per omessa e infedele denuncia, ormai divenuti definitivi, hanno portato il Comune di Agrigento ad ipotizzare che, per la Tari 2019, verranno incassati 16.178.988,80 euro e 808.949,45 euro per il tributo ambientale del 5 per cento.
Circa 400 mila euro in più rispetto all'anno precedente. Soldi che, insieme al ritorno economico derivante dal prodotto da riciclare conferito negli impianti, consentiranno una di munizione del 16 per cento delle bollette per le utenze non domestiche. Ma anche qualche piccolo taglio per le utenze domestiche. Ma c'è di più perché - proprio nelle ultime ore - gli amministratori stanno lavorando per trasformare alcune previsioni contrattuali che vengono oggi ritenute irrealizzabili.
«Stiamo riorganizzando tutto - ha spiegato, ieri, l'assessore comunale all'Ecologia Nello Hamel - . Trasformeremo alcune previsioni contrattuali di difficile attuazione e utilizzeremo e investiremo le somme in altri servizi non previsti in contratto». Gli obiettivi sembrano essere due: diserbatura e svuotamento dei cestini che ci sono per strada, entrambi fatti in maniera sistematica. «In contratto erano previste 11 motoapi elettriche che non si trovano neanche in commercio - è entrato nel dettaglio l'assessore comunale Nello Hamel - . Così come era previsto l'acquisto di 32 mastelli forati per l'umido che complicherebbero forse anche la gestione. Queste somme le reinvestiremo appunto in altri servizi non previsti in contratto, come lo scerbamento e lo svuotamento dei cestini collocati lungo le vie del centro e non solo».
L'articolo completo nell'edizione di Agrigento, Caltanissetta ed Enna del Giornale di Sicilia di oggi.
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