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Ad Agrigento sempre meno occupati, in controtendenza: commercio, alberghi e ristorazione

AGRIGENTO. «La nostra situazione non è come quella del 1947, ma certo non abbiamo fatto grandi passi in avanti se abbiamo ancora una partecipazione al “mercato del lavoro”, il tasso di attività, che oscilla mediamente intorno al 51 per cento con circa 14 punti in meno rispetto al dato nazionale, e con una significativa differenza tra uomini e donne con circa 40 punti percentuali di differenza». È la fotografia della provincia di Agrigento scattata dalla Cgil con il segretario, Massimo Raso a poche ore dalla nuova iniziativa per ricordare il sacrificio di Accursio Miraglia, ucciso dalla mafia.

Raso riprende i risultati del «focus» sulla situazione socioeconomica della provincia, frutto di un lavoro svolto unitamente a Cerdfos e Istat. L’unico comparto ad andare in controtendenza è il commercio, alberghi e ristorazione con un aumento di poco oltre 6 mila unità tra il 2008 e il 2016. Il tasso di occupazione, sempre nel periodo tra il 2008 e il 2016, decresce dal 42,4 al 39,1 per cento, mentre il tasso di disoccupazione aumenta dal 16,7 al 24,3 per cento.

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