FAVARA. Da luogo di reclusione a luogo di socializzazione. L’ex carcere mandamentale di Favara, di notevole valore architettonico, costruito da abili maestranze locali poco oltre la metà dell’ottocento e rimasto in uso fino ai primi anni sessanta del secolo scorso prima di essere abbandonato a un lento ma inesorabile deterioramento strutturale, si avvia ad essere restaurato.
«Lo vogliamo trasformare in un centro polivalente per il recupero della marginalità» dice l’assessore allo Sviluppo Economico Umberto Rumolo che, in pieno Ferragosto, ha lavorato per arrivare a presentare in tempo utile il progetto redatto con le competenze dell’ufficio Europa, retto dall’architetto Giacomo Sorce. Il progetto rientra nell'ambito del Por Fesr 2014-2020 e si occupa di interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie.
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