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Civati: "Incompiuta Palermo-Agrigento, a rischiare sono 75 lavoratori"

AGRIGENTO. "Abbiamo partecipato, come Possibile insieme a Ottavio Navarra, alla manifestazione indetta venerdì scorso dai lavoratori dei cantieri aperti sulla Palermo-Agrigento. Nonostante le rassicurazioni dell’Anas sulla volontà di aumentare la produttività per rispettare i tempi di consegna dell’opera, la società contraente, la Bolognetta Scpa, ha comunicato ai sindacati la riduzione del 50% delle maestranze e la sospensione dei lavori nei tratti oggetto dell’appalto. Il risultato è che 75 lavoratori rischiano di rimanere a casa così l’opera rischia di diventare l’ennesima incompiuta' siciliana". Lo dichiara il deputato e segretario di Possibile, Pippo Civati, parlando del sostegno dato dai comitati siciliani del suo partito agli operai che rischiano di perdere il lavoro.

"La vicenda - aggiunge Civati - è iniziata nel lontano 2001, con la delibera del Cipe, e oggi si avvicina al peggiore epilogo. Per molti è una storia infinita: i 127 chilometri delle statali 121 'catanese' e 189 'della valle del Platani', che per anni hanno 'diviso', più che unire, Palermo e Agrigento. Si tratta di una strada trafficata in quanto collegamento fondamentale, nota per la sua pericolosità tanto da essere definita strada della morte”.

"A oggi - conclude il leader di Possibile - il quadro è inaccettabile: le modalità e i tempi di esecuzione e consegna dei lavori sono dilatati, mentre si assiste a un inspiegabile rallentamento ulteriore delle attività. La ricaduta sui territori interessati è negativa e coinvolge vari ambiti: mobilità, sviluppo economico e diritto allo studio, livelli occupazionali e sicurezza. E a pagare il conto sono sempre i soliti: lavoratori e cittadini".

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