AGRIGENTO. L’ex Provincia non rientrerà nella compagine societaria del Cua, il consorzio universitario agrigentino. «Almeno per il momento le decisione è questa – dice il commissario straordinario del Libero consorzio Giuseppe Marino». Il commissario Marino però non chiude la porta: «So che ci sono delle pretese – spiega – giuste o sbagliate da parte di altri soggetti, quindi valuteremo in futuro cosa sarà giusto fare tutelando quegli che sono le prerogative e gli interessi del Libero consorzio comunale». Il funzionario regionale si è ritrovato questa situazione in virtù delle scelte fatte da chi lo ha preceduto, cioè il commissario Roberto Barberi, che supportato dai dirigenti dell’ente e a causa di mancanza di fondi nelle casse dell’ex Provincia, ha deciso di uscire fuori dal Consorzio.
Una decisione che è stata molto contestata. E che avrebbe portato alla chiusura del Polo. Ma la caparbietà del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto che si è intestato una grande battaglia, al momento vinta a metà, ha di fatto evitato la morte di un malato terminale.
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