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Agrigento, le demolizioni sono finanziate dagli abusivi

AGRIGENTO. Fino ad ieri chi non ottemperava all'ingiunzione di demolizione vedeva applicarsi la sanzione dell'acquisizione del bene abusivo al patrimonio del Comune. L'ente poteva così demolire in danno del privato e percorrere poi la strada del recupero coattivo delle somme spese. Adesso, a questa sanzione - da sempre esistita appunto - se ne affianca un'altra complementare: una multa.

Ed i fondi recuperati con queste multe serviranno a creare, e mantenere in attivo, un capitolo di bilancio per le demolizioni degli immobili abusivi. E' una sorta di fondo di rotazione: a finanziare le possibili demolizioni sono proprio le mancate demolizioni.

«È una novità normativa che abbiamo recepito - ha spiegato, ieri, l'assessore comunale all'Urbanistica, nonché vice sindaco Elisa Virone, - . È una innovazione che ha carattere dissuasivo. Chi non demolirà, nonostante l'ingiunzione di demolizione, dovrà sapere che non soltanto si procederà con le ruspe in suo danno, per poi recuperare il costo sostenuto dal Comune, ma vedrà applicarsi anche una sanzione pecuniaria. E per adottare questa nuova norma abbiamo indicato dei parametri ben precisi».

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