AGRIGENTO. «Dal Comune di Agrigento non abbiamo ricevuto alcuna risposta, adesso mettiamo tutto nelle mani del prefetto Nicola Diomede». Così la triade sindacale della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil interviene con un documento unitario, sulla nuova vertenza che rischia di aprirsi ad Agrigento per il paventato taglio di nuovi posti di lavoro come possibile conseguenza dell' approvazione del Piano Finanziario TARI per il 2016 avvenuto il 30 aprile scorso e che porterà, in bolletta, un risparmio di pochi euro.
«In tutte le riunioni svoltesi sulla questione - ribadiscono i sindacalisti Enzo Iacono, Umberto nero e Nino Stella- abbiamo ribadito la necessità urgentissima di avviare un confronto con il Comune di Agrigento e la Gesa AG2 per scongiurare qualsiasi ipotesi di riduzione di servizi con conseguente taglio dei posti di lavoro degli operai già assegnati al cantiere del Comune di Agrigento dalla Società d' Ambito prima del 31 dicembre 2009. Nello stesso verbale aggiungono Cgil, Cisl e Uil- allarmati dalla comunicazione del Commis sario straordinario sulla possibilità del licenziamento di almeno 18 operatori, avevamo chiesto la convocazione di un incontro urgente con il comune di Agrigento ma nella riunione, appositamente convocata, nessun rappresentante del Comune ha partecipato. Inoltre, concludono il 23 maggio abbiamo chiesto un incontro urgentissimo al sindaco Firetto senza, però, ricevere nessuna risposta».
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