AGRIGENTO. Operazione verità. Un pool di esperti per effettuare i controlli, a campione, dei contatori idrici e verificare che misurino correttamente l'acqua erogata. Perché spreconi esclusi è ai consumi, e naturalmente alle tariffe, - specie in tempi di crisi finanziaria - che bisogna sempre tenere almeno un occhio puntato. Agrigento, però, nonostante le tante recriminazioni e proteste, non è la provincia dove l'acqua si paga più cara.
Secondo un dossier della Regione, che si basa sui dati elaborati da Legambiente nel 2015, la città più cara è Caltanissetta con una spesa di 523 euro l'anno, seguita da Enna dove la spesa è di 503 euro e da Agrigento dove si spendono 446 euro e poi, a scendere, Trapani dove la gestione è rimasta ai Comuni e si paga 325 euro l'anno. «Già la relazione di Federconsumatori relativa al 2014 - ha commentato, ieri, il direttore generale di Girgenti Acque, Giandomenico Ponzo, aveva sfatato questi falsi miti. La chimera dell'acqua più cara che tutti rincorrono. Ma ad Agrigento, nel 2013, 2014 e 2015, il costo è sempre rimasto costante. Non c'è stato nessun aumento».
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