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Agrigento, l'Ati prende forma ma i Comuni formano tre fronti

AGRIGENTO. I fronti sono tre. Quello dei Comuni che hanno consegnato le reti, quello dei paesi che non l'hanno fatto e quello delle città più grandi. I tre "fronti" si contendono - visto che a tutt'ora non c'è ancora una decisione comune - il nominativo del presidente e del vice presidente della neonata Ati. I nomi che circolano, e con insistenza, per la presidenza sono quelli del sindaco di Palma di Montechiaro,

Pasquale Amato, e del collega di Menfi, Vincenzo Lotà. Anche al sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, la domanda è stata già posta, ma Panepinto non sembrerebbe essere intenzionato ad accettare. Per la vice presidenza, al momento, circola, invece, soltanto un nome: quello di Nuccio Sapia, sindaco di Casteltermini. Martedì, ci sarà una nuova seduta dell'Ati, ma sembra difficile che, durante quella riunione, si arrivi all'elezione delle più alte cariche. Un'altra certezza sembrerebbe essere quella legata all'iter, lungo e tortuoso, per arrivare al "divorzio" con Girgenti Acque.

«Su proposta del sindaco di Racalmuto è passato l'ordine del giorno con il quale si chiede al presidente della Regione di attivare una commissione tecnica affinché valuti le eventuali inadempienze - ha spiegato ieri il sindaco di Bivona, Giovanni Panepinto, - dell'ente gestore del servizio idrico. Questo è un passaggio fondamentale. Ogni sindaco dovrà stilare e motivare un elenco di inadempienze da parte della Girgenti Acque e tutti i sindaci, che compongono oggi l'Ati, potranno dunque chiedere la rescissione del contratto per inadempienze».

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