LICATA. Via alla class action contro le “cartelle pazze” indirizzate (secondo i promotori) a molti licatesi dalla società che riscuote i tributi per conto del Comune. L’iniziativa è dell’associazione Anteas Cisl. “È partita il 13 gennaio – annuncia Antonino Amato, presidente di Anteas - la raccolta di adesione al ricorso collettivo, per quanto riguarda l’illegittimità degli avvisi di accertamento relativi alla Tarsu. C'e' stata una grande affluenza di persone e quindi di adesioni. La gente, oltre ad aderire all'iniziativa, ha fatto rilevare che ha incontrato enormi disagi e difficoltà ad avere delucidazioni in merito alla Tarsu dagli uffici dell'Engineering. Questa affluenza – aggiunge Amato – ci spinge a continuare l’azione a difesa dei cittadini vessati da tasse (Tarsu) frutto di atti illegittimi e nell'imbarazzante silenzio da parte delle istituzioni comunali”. A più riprese Anteas Cisl ha reso noto di avere chiesto un incontro all’amministrazione comunale, per avere delle delucidazioni, senza, però, ottenere risposta. Sulla questione della riscossione dei tributi, però, ieri è intervenuto il sindaco Angelo Cambiano. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE