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Palma, «guerra» agli evasori del canone idrico

Nella città del Gattopardo la distribuzione idrica viene gestita direttamente dal Comune, quindi è l’ente a dover riscuotere la tassa sul consumo

PALMA DI MONTECHIARO. Prende il via, a Palma di Montechiaro, la caccia agli evasori fiscali. L’amministrazione comunale, con lo scopo di recuperare risorse per poter continuare a garantire i servizi ai cittadini, sta verificando, soprattutto, quanti pagano la tassa sull’acqua nella città del Gattopardo. Palma di Montechiaro, come è noto, è uno dei Comuni dell’agrigentino che ha preferito continuare a gestire direttamente il servizio idrico, senza cedere le reti all’Ato. Il tributo sulla fornitura idrica, dunque, viene riscosso direttamente dal Comune. Tempo addietro il sindaco Pasquale Amato aveva annunciato che dai primi rilevamenti eseguiti risultava che un nutrito numero di palmesi evadeva questa tassa, ed aveva reso noto che sarebbero state poste in essere tutta una serie di azioni utili a recuperare quanto veniva evaso.

“Dopo il monitoraggio dei giorni scorsi sui dati disponibili nel sevizio tributi idrico – ha scritto ieri il primo cittadino sul suo profilo Facebook - e rilevata la necessità di mettere prioritariamente ordine, al fine di migliorare l'attività di contrasto all'evasione ed agli abusi, è stata impartita apposita disposizione all'assessore e al dirigente. Intanto rappresento che nonostante i tagli nei trasferimenti di Stato e Regione ci siamo potuti permettere di non aumentare le tasse, ne di aggiungerne”.

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