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Posti di lavoro a rischio, i precari dell'Agrigentino pronti a tornare in piazza

AGRIGENTO. “Precari” ancora in piazza. E’ il triste destino dei contrattisti degli enti locali, costretti a convivere con un futuro ancora incerto. Così dopo lo sciopero generale dello scorso dicembre a Palermo per ottenere la proroga alla scadenza dei contratti fissata per fine 2014, i “dipendenti a tempo determinato” il prossimo 15 aprile, torneranno nel capoluogo siciliano per un nuovo sit-in, questa volta ad oltranza. Il motivo è sempre lo stesso. “Chiedere risposte al Governatore della Sicilia Crocetta sul problema stabilizzazione di oltre 20.000 precari” in tutta l’isola”. Spiega Lillo Mazzola, uno dei rappresentanti sindacali dei “contrattisti” del Comune di Agrigento. Mazzola alla soglia dei quarant’anni insieme ad altri duecento tre colleghi, di varie categorie, ogni giorno si reca al Comune ad espletare il proprio dovere, in attesa di una svolta. Un contratto a tempo determinato che pare non arrivare mai. Anzi con il passare degli anni, per lui e per gli altri, aumenta l’incertezza, la probabilità di rimanere per strada davvero, non per una protesta, ma perché la Regione Sicilia non ha rinnovato il contratto. Un tran tran a cui molti si sono abituati. Eppure il loro apporto è necessario. In alcuni casi indispensabile. Nel solo Comune di Agrigento i cosiddetti “precari” sono ormai la colonna portante dell’Ente. Basti pensare al corpo della polizia municipale. Tantissimi agenti sono a contratto a tempo e senza di questi non si riuscirebbe a garantire nessun servizio.

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