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Piccoli pescatori di Porto Empedocle, salvati oltre 70 posti di lavoro

Il Comune cederà la concessione del Molo Crispi alla Capitaneria. I lavoratori dovranno mettersi in regola con le licenze

PORTO EMPEDOCLE. Era stata l’ordinanza delle polemiche e delle tensioni socali, sfociate anche in momenti di disordine tra parte della marineria empedoclina, quella formata dai cosiddetti «pescatori minori» e le forze dell’ordine. La Capitaneria di Porto Empedocle, nell’emanare l’ordinanza n.1 del 19 gennaio scorso a firma del Comandante Massimo Di Marco, aveva, di fatto, vietato il transito e l’attracco alle piccole imbarcazioni dei pescatori al molo Crispi per lavori di sistemazione. Un divieto che impediva ai pescatori di lavorare perchè impossibilitati ad utilizzare l’unica zona dove potevano scaricare il pescato e sistemare le imbarcazioni per la pesca. Ieri mattina, al termine di un tavolo tecnico chiesto dal sindaco Lillo Firetto e convocato dal prefetto Nicola Diomede, è stata trovata una soluzione condivisa e giudicata «ragionevole» da tutte le parti.

In sostanza, il Comune di Porto Empedocle, si è impegnato a cedere alla Capitaneria, la concessione demaniale marittima del pontile evitando così, come fatto per 12 anni circa, il pagamento di importanti somme di denaro come canoni di concessione. Il Comune continuerà ad occuparsi della manutenzione straordinaria mentre, dal canto loro, i pescatori si sono impegnati a regolarizzare al più presto il percorso burocratico relatico alle loro licenze in modo da poter riprendere a lavorare fin da subito. «Le limitazioni che ci hanno imposto - hanno spiegato i pescatori che ieri mattina hanno protestato sotto la Prefettura - hanno creato non pochi danni economici ad un comparto già in crisi da tempo.

 

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