Chi conosce Steve Hackett sa che il suo sound è dalle linee intramontabili. Anche quando rilegge i classici dei Genesis, lo fa come un artista che crede ancora nella materia viva della musica. E lo farà vedere, dall’alto delle sue 75 primavere, nella tournée italiana che parte il 2 settembre a Milano e prevede anche due tappe in Sicilia, il 9 settembre al Teatro di Verdura di Palermo e il 10 al Palacongressi di Agrigento. Genesis greats - Lamb highlights & solo, dedicato ai cinquant’anni di The Lamb lies down on Broadway, un album simbolo della stagione più visionaria del prog inglese. Durante lo show, accanto ai grandi classici, spazio anche alle perle sonore composte durante sua lunga carriera solista. In sostanza si vedrà uno Steve Hackett a 360 gradi. «Vedere per la prima volta la Valle dei Templi ad Agrigento - dice Steve Hackett - mi ha dato una sensazione di risveglio dello spirito».
Torna in Italia con due live in Sicilia a Palermo ed Agrigento…
«Amo la Sicilia, ha un’atmosfera intensa e una storia affascinante. Qui ho camminato sull’Etna, suonato al Teatro Antico di Taormina, passeggiato tra i templi straordinari di Agrigento e visitato Siracusa oltre che Palermo, dove ho anche suonato, nel 1994, al Metropolitan».
La sua tournée celebra i 50 anni di The lamb lies down on Broadway. Cosa la sorprende ancora di quell’album?
«Il suo fascino duraturo ed anche la sua grande varietà di stili musicali».
In The lamb c’è un brano al quale è più legato?
«Mi diverto molto ancora oggi a suonare Fly on a windshield, perché con quel brano, sento le dita volare sulla chitarra».
L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.

Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Caricamento commenti
Commenta la notizia