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Agrigento perde il suo batterista Emanuele Lo Vullo, il ricordo commosso degli amici

Musicista apprezzato nella citta dei Templi, si è spento a 69 anni per un problema respiratorio

Agrigento piange il suo batterista Emanuele Lo Vullo. Musicista apprezzato nella citta dei Templi e non solo, Lo Vullo si è spento a 69 anni per un problema respiratorio. Considerato il padre della batteria ad Agrigento, era apprezzato in tutta la Sicilia e anche nel resto del Paese. Insieme agli Svitols ha rappresentato un pezzo importante della storia della musica agrigentina. Ha fatto parte del gruppo folclorico del Valle dei Templi, e per un periodo ha lavorato come tecnico del suono in una tv locale.

I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15:30 nella chiesa nuova di Villaseta.

Sui social lo ricordano, con affetto, gli amici. Alessandro Patti, scrive un lunghisimo post di saluto. Ecco alcune righe: «Si chiamava Emanuele, ma per tutti era Manueli; qualcuno, perché imbeccato da lui stesso, lo chiamava anche Manuvé, come faceva - urlando - la nostra amata Nonna Anna. No, non eravamo fratelli né cugini; non eravamo neppure parenti, ma probabilmente qualcosa in più… Alla stregua dei reduci di guerra che raccontano le loro storie e gli aneddoti, quando appariva da Nonna Anna, Manueli mi raccontava le sue storie: narrava dell'amore viscerale e misterioso per la batteria; amore contrastato da suo padre. A quei tempi, la musica era roba da sfaccendati, che comunque non avrebbe mai permesso di campare dignitosamente. Ed allora Manueli trovava rifugio da Nonna Anna e dalle zie e, con le pentole, i coperchi e qualche sedia, si costruiva la sua batteria e suonava…Oggi do l’estremo saluto terreno ad un pezzo della mia vita, Ma con alti e bassi, chiari e scuri, è un pezzo bellissimo, che porterò sempre nel mio cuore. Ciao Manue’….e salutami nonna Anna!».

Margherita Siracusa, pubblica una foto spiritosa e scrive: «E’ così che voglio pensare a Te … con quella faccina furba e birichina. Fai parte dei miei ricordi più belli, quelli dei sogni e della spensieratezza. Eri una carica di vitalità e simpatia, bontà e dolcezza. Mi volevi un immenso bene e mi sommergevi sempre di complimenti, troppi, non li meritavo. Vola felice, Emanue’ , grande batterista e grande Amico.  Ti porterò sempre nel cuore che via via si popola sempre più di persone speciali»

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