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Agrigento, il gigante Telamone della Valle dei Templi si alzerà in piedi

La statua originale, alta quasi 8 metri, tornerà a ergersi entro l'estate: un prezioso lavoro realizzato ricomponendo vari blocchi trovati all’interno delle rovine del Tempio

Muove importanti e decisivi passi in avanti il progetto di restauro, musealizzazione e fruizione del Tempio di Zeus Olimpio con la messa in piedi di uno dei maestosi Telamoni. Dopo anni di studi, di ricerche e di restauri il gigante di pietra dell’antica Akragas è quasi pronto a rialzarsi all’interno della Valle dei Templi di Agrigento. Il Telamone potrebbe svettare già a fine estate. L’imponente monumento alto quasi 8 metri, decorava nel V secolo a.C. il Tempio di Zeus Olimpio, le cui rovine sono tra le principali attrazioni del sito archeologico. «Non si tratta di una copia, come quella già esistente al tempio di Zeus – spiega il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta – ma di un Telamone originale realizzato ricomponendo vari blocchi tutti appartenenti alla stessa figura recuperati all’interno delle rovine del Tempio. A lavoro completato si riuscirà a mettere in posizione eretta una immagine di almeno dodici metri di altezza».
Un vero colpo d’occhio che sarà visibile e potrà essere ammirato da più zone. Una ulteriore attrazione per il parco Patrimonio Unesco. Il Telamone che sarà oggetto di anastilosi, la tecnica di restauro con la quale si rimettono insieme i pezzi originali di una costruzione andata distrutta, è stato ricostruito in questi anni combinando blocchi originali conservati nell’area del tempio, scoperti già nel 1920. Oltre novanta frammenti che appartenevano ad almeno otto diversi Telamoni. Il progetto, firmato dagli architetti Roberto Sciarratta e Carmelo Bennardo, che include anche la ricostruzione di una parte della trabeazione del tempio di Zeus Olimpio, prevede inoltre la musealizzazione dell’intera area templare. Sulla base degli studi condotti con l’Istituto Archeologico Germanico di Roma, nei cui pressi si è scoperta un’antica città, sono stati recuperati i vari reperti che saranno esposti lungo il lato nord del tempio, dove una mostra permanente contribuirà a far conoscere ai visitatori il simbolo della grandezza di Agrigento nel mondo greco.

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