Una serie di attività culturali dall’8 al 10 luglio a Licata, prima città in Europa liberata dagli Alleati per l’ 80 anniversario dello sbarco, iniziato all’alba del 10 luglio del 1943 e grazie al quale, in Sicilia, la guerra terminò con due anni di anticipo.
Ad aprire le attività domani 8 luglio alle 18 l’ inaugurazione del centro studi e mostra fotografica di Phil Stern con il contributo della Banca Popolare Sant’Angelo e della Fondazione Curella.
Per recuperare e valorizzare questo retaggio culturale l’associazione Memento, in collaborazione coll’Ente Parco Valle dei tempi di Agrigento e il Comune di Licata, ha voluto creare un Centro Studi sullo sbarco, che ha come obiettivo la salvaguardia dei resti di archeologia bellica e la raccolta e conservazione di fonti documentarie. Per preservare la memoria dell'evento storico, promuoverne la conoscenza e favorire la fruizione del patrimonio. Come prima iniziativa del Centro, la mostra vuole ripercorrere le tappe fondamentali delle fasi belliche prima, durante e dopo lo sbarco, attraverso le fonti fotografiche e documentarie raccolte negli anni negli archivi pubblici e privati, anche grazie al contributo volontario della comunità locale.
La mostra vede la luce grazie al contributo dell’Ente Parco Valle dei templi Agrigento, del Comune di Licata, della Fondazione Curella -Banca popolare Sant’Angelo, dell’on Annalisa Tardino del gruppo europeo ID, di Villa Giuliana e vini Quignones; e con la straordinaria collaborazione di Liberation route. La mostra vuole ripercorrere le tappe fondamentali delle fasi belliche prima, durante e dopo lo sbarco, attraverso le fonti fotografiche e documentarie raccolte negli anni negli archivi pubblici e privati, anche grazie al contributo volontario della comunità locale.
A seguire il Convegno di apertura Saluti istituzionali Con la partecipazione di R. Sciarratta, direttore Parco Valle dei Templi Il centro studi: una realtà a carattere regionale Presentazione del progetto: “Facciamo rete” con l’intervento programmato del Piscopo presidente della Fondazione Curella, e aperto al contributo degli stakeholders.
La famiglia Curella particolarmente legata a questo anniversario visse in prima persona gli eventi, emersi dal racconto della signora Maria Cristina, scomparsa da poco, figlia dell’avvocato Angelo Curella, all’epoca podestà di Licata, che lascia testimonianza di quei terribili momenti e come il padre non volle lasciare Licata e la sua banca.
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