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Archeologia, riprendono gli scavi per il teatro Ellenistico nella Valle dei Templi

Un'immagine della Valle dei Templi di Agrigento

Riprendono gli scavi per riportate alla luce il teatro Ellenistico nella Valle dei Templi di Agrigento. Lo annuncia l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà. Scavi che - con 200 mila euro circa recuperati dal Parco archeologico di Agrigento - potranno durare circa 6 mesi.

La nuova campagna che si è aperta oggi – alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà, del sindaco di Agrigento Franco Miccichè, degli assessori alla Cultura Costantino Ciulla e alle Pari Opportunità Roberta Lala, del presidente del Consiglio comunale Giovanni Civiltà; del direttore della Valle dei Templi Roberto Sciarratta, che dirigerà i lavori insieme alle archeologhe del Parco, Valentina CaminneciMaria Concetta ParelloMaria Serena Rizzo – permetterà di indagare la parte centrale e meridionale del teatro, sperando che l'interramento abbia mantenuto le strutture in un migliore stato di conservazione.

"E' il momento del ritorno al lavoro - ha detto Samonà -, dopo un periodo cupo che speriamo di lasciarci alle spalle al più presto ed è un segnale di ripartenza e di vita". "L'imbuto del Recovery fund è molto stretto e le risorse destinate al Sud sono poche, sui Beni Culturali - ha aggiunto l'assessore Alberto Samonà - siamo riusciti a strappare un contributo importante per la città di Trapani, però il governo regionale vuole fare la sua parte, insieme al Parco archeologico, per continuare anche oltre ai sei mesi di lavoro previsti in questo cantiere e fare in modo che si riprenda a scavare fino al completamento dell’opera".

E’ stato uno dei grandi rebus degli archeologi almeno fino al 2016, quando fu scoperto il sito del teatro ellenistico della Valle dei Templi di Agrigento. La comunità internazionale riversò la sua attenzione su Agrigento e due ulteriori campagne di scavo sono riuscite a portare alla luce una parte del monumento. Poi un lungo stop, in parte dovuto alla pandemia che ha bloccato i siti e le attività culturali.

Oggi finalmente si riapre il cantiere di scavo e riparte il lavoro degli archeologi che nel corso di questi ultimi anni hanno catalogato e studiato i primi reperti rinvenuti, alcuni splendidi. Una prima tranche di progetto di 200 mila euro finanziato dal Parco, che durerà  sei mesi  e mira a portare alla luce l'edificio monumentale, che, affacciandosi sul palcoscenico naturale della collina dei templi, costituiva l'ingresso scenografico all’area pubblica della città ellenistico-romana. E sarà un “cantiere aperto” con la possibilità di seguire gli scavi in un'area che è rimasta finora interdetta al pubblico.

 "Sono felice di essere testimone della ripresa di una campagna di scavi tra le più attese – sottolinea l'assessore dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà - che consentirà di riportare alla luce il teatro ellenistico di Akragas, la cui proverbiale monumentalità genera nel mondo scientifico un'aspettativa carica di emozione. E’ stata tra le scoperte archeologiche più significative degli ultimi anni che aggiunge un altro importante tassello alla ricostruzione dell'antica Agrigento, definendo ancora meglio la struttura e il contesto delle grandi città siciliane dell'antichità. Il Governo regionale punta molto sulla ripresa dei cantieri di scavo, consapevole che l'unicità della Sicilia sta nella forza della sua storia, nella grandezza dei monumenti e nella bellezza della natura che rende ogni esperienza unica e irripetibile".

"Si lavorerà in completa sicurezza, per un'area molto estesa, coinvolgendo i visitatori, che potranno seguire gli scavi – spiega il direttore del Parco archeologico Valle dei Templi, Roberto Sciarratta -, un “cantiere aperto” che ospiterà anche momenti didattico - divulgativi. Alle ricerche parteciperà anche l’archeologo Luigi Caliò, dell’Università di Catania: secondo la Convenzione scientifica stipulata con il Parco della Valle dei Templi, gli studenti potranno partecipare a tirocini durante la campagna di scavo". Sono già previste delle visite condotte dalle archeologhe che permetteranno di approfondire il lavoro del cantiere.

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