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L’ex Collegio dei Padri Filippini diventerà il Museo della Città di Agrigento

L’ex Collegio dei Padri Filippini accoglierà il Museo della Città di Agrigento e ne racconterà la storia, dalla fondazione, avvenuta 2600 anni fa, fino ai nostri giorni. Le opere, finanziate con un milione di euro di fondi PO Fesr 2014/2020, riguardano la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, l’acquisto di attrezzature, l'implementazione dei servizi di fruizione innovativa e la revisione dell’arredo interno. Punto di forza del progetto sarà l'innovazione tecnologica, attraverso l’utilizzo di strumentazione digitale immersiva e interattiva.

La realizzazione del museo si è resa possibile grazie alla convenzione stipulata tra il Comune di Agrigento e l’Ufficio speciale progettazione della Presidenza della Regione Siciliana che è intervenuto nelle fasi di progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza, adeguamento funzionale e fornitura dei servizi del palazzo dei Filippini che, nelle previsioni di Agenda Urbana, fa parte del Polo culturale di Agrigento.

"Il progetto di valorizzazione museale dell’ex Collegio dei Padri Filippini - dichiara l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - si inserisce all’interno di uno scenario più ampio di valorizzazione e messa a rete del patrimonio regionale e sperimenta modalità di collaborazione attiva tra enti. La fase di progettazione esecutiva, di cui si è fatto carico l’Ufficio speciale di progettazione, esprime in maniera tangibile la volontà espressa dal Governo Musumeci di utilizzare tutte le risorse disponibili per promuovere il territorio. Un esercizio di buona politica che recupera il patrimonio monumentale, amplia e rinnova l’offerta turistico-culturale del territorio, definendo nuove mete e nuovi prodotti".

"L'intervento - dice l’ingegnere Leonardo Santoro, dirigente dell’Ufficio speciale progettazione - rientra nell’attività di supporto e collaborazione tecnica ai comuni voluta dal presidente Musumeci e dall’Assessore Samonà, al fine di utilizzare le risorse destinate alla valorizzazione del patrimonio culturale regionale".

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