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Valle dei Templi, campagna di scavi internazionale: s'indaga sul tempio di Giunone

Continuano gli scavi nel Parco della Valle dei Templi di Agrigento. Nel prossimo autunno sono previsti diversi interventi, in collaborazione non solo con università italiane ma anche straniere.

Dal 14 settembre la Scuola Normale Superiore di Pisa, darà avvio alla prima campagna di scavo presso il tempio D e il suo santuario. Il tempio D, conosciuto come tempio di Giunone, è stato parzialmente indagato negli anni Venti del Novecento da Pirro Marconi ed in tempi più recenti ha ricevuto attenzione soprattutto da parte degli specialisti di architettura antica, che si sono soffermati su questioni metrologiche e sul rapporto con il gemello, il tempio della Concordia.

Le attività della Scuola, concordate e condivise con il Parco, intendono soffermarsi sull'edificio sacro in una prospettiva contestuale, dal momento che il tempio è stato studiato in maniera totalmente astratta dalla sua dimensione spaziale, topografica e cronologica. I primi di ottobre arriverà anche la Freie Universitat di Berlino che avvierà una campagna di indagini geognostiche nell’area del ginnasio, mirata alla ricostruzione del paesaggio urbano che si sviluppa intorno all’importante edificio di età augustea.

La campagna è propedeutica alla programmazione di future indagini archeologiche. Anche l’Università di Bologna, che da anni è impegnata in un progetto di ricerca sistematica sull'intera Insula III quest’anno tornerà al Quartiere ellenistico-romano per proseguire lo studio sulle pitture provenienti dall’Insula che ha già dato risultati eccezionali.

Il lavoro è connesso con il progetto Pinxerunt, promosso dal Parco, che coinvolge diverse università italiane e che si propone come obiettivo quello dello studio sistematico del corpus delle pitture provenienti dal Quartiere, i cui risultati preliminari sono stati presentati nella mostra I colori di Agrigentum attualmente allestita presso il museo archeologico Pietro Griffo. Per tutte le attività è prevista la modalità del "cantiere aperto". Il Parco infine sta lavorando al nuovo progetto di scavo del teatro ellenistico che sosterrà con fondi propri.

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